giovedì 29 settembre 2011

Assigment 3 - Coltivare le Connessioni



Internet, la rete delle reti; che grande invenzione! 
In realtà reti, nodi e connessioni sono tra noi da sempre... o meglio, noi ne facciamo parte da sempre.
La società è un insieme di nodi e connessioni, la natura, le aziende, e che dire del nostro cervello? Forse la rete più affascinante ed allo stesso tempo sconosciuta che ci sia.
Internet come dicevo è la rete delle reti. Un "luogo" vasto, infinito. A volte mi chiedo dove ci porterà l'utilizzo sempre più assiduo di questo eccezionale mezzo, quale sarà il prossimo "passo". La nostra vita a poco a poco si sta mescolando sempre di più con la grande rete, a volte facendoci quasi perdere di vista quella che è la realtà, o almeno quella che fino a qualche anno fa conoscevo, perchè adesso sotto tanti aspetti internet è diventata parte della vita stessa.
Io cerco di considerare internet come un mezzo e di "sfruttarlo" al meglio. Le potenzialità sono infinite. E' come avere la più grande fonte di conoscenza al mondo a portata di mano, una libreria infinita, e forse proprio questa vastità può essere causa di smarrimento. Credo che il buon senso debba portarci ad usare questo mezzo per soddisfare la nostra fame di conoscenza, per poter portare avanti "parallelamente" relazioni umane senza mai dimenticare però che la vita reale è fuori. Diciamo che è un modo comodo per avere sempre vicino chi ci interessa.
Internet è il miglior modo per scambiare conoscenza, l'open source è la dimostrazione che tante teste "fisicamente lontane" possono generare frutti degni, anzi, superiori a quelli prodotti da grandi aziende.
Dottori possoso scambiarsi in tempo reale informazioni per poter capire cosa è successo ad un paziente e via discorrendo... 
E con un'attenta selezione ciascuno di noi può formare il proprio PLE, il proprio "ambiente personale di apprendimento". Le infinite possibilità offerteci dal web non devono essere vissute passivamente, ma attivamente. Siamo noi i protagonisti del nostro apprendimento. Siamo noi che decidiamo da dove attingere, come e quando al fine di personalizzare al massimo il nostro know how!
Curare con amore le proprie "connessioni" è come coltivare con amore e pazienza il proprio giardino, dal quale prima o poi arriveranno i frutti desiderati.


lunedì 26 settembre 2011

Google Gravity

Navigando un pò sul web oggi ho fatto una scoperta piuttosto divertente:

Google Gravity.

Probabilmente esiste già da tempo ma siccome, come ho già detto, io arrivo in ritardo sempre su tutto, (-.-') me ne sono accorta solo adesso!
E' praticamente una versione di Google abbastanza curiosa e insolita, sviluppata in HTML5 che consente di utilizzare il motore di ricerca come se fosse sottoposto alla forza di gravità.
Per questo motivo non appena apri la pagina il tutto precipita verso il basso e viene "distrutto" in tanti pezzi dotati di una gravità e fisica propria (da qui il nome di "Google Gravity"); dopodichè con il mouse puoi divertirti a giocare con i vari elementi depositati sul fondo del Browser, lanciandoli e lasciandoli cadere come se veramente fossero sottoposti ad un campo gravitazionale. 
Il bello in tutto questo è che Google rimane perfettamente funzionate. Con le modalità di ricerca inalterate. L'unica differenza è che appunto si aggiunge la forza di gravità !

Volete provarlo ? 


...e buon divertimento !!





martedì 20 settembre 2011

Quando la vanità diventa specchio dell'inettitudine

Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame ? Così indaga, fremente, la perfida regina Grimilde nella favola di Biancaneve. E per molto tempo, ogni mattina, lo specchio la rassicura e garantisce sul primato della sua bellezza. Poi, un brutto giorno per la tycoon del paese dei nani, lo specchio scopre una nuova miss: Biancaneve. Ed è la fine per la ringhiante regina che, invece di rompere il televisore, pardon, lo specchio e darsi ai viaggi, si mette in un guaio.
L'ossessione degli autocrati di confermare la propria autorità per il tramite della trasfigurazione estetica e di esigerne l'asseverazione con la complicità dello specchio è la prova della loro inettitudine vanitosa e la spia della loro intrinseca debolezza.
La mitologia ridonda di specchiamenti. a cominciare da quello micidiale di Narciso per finire in quello penoso di Re Mida che si vide con le orecchie d'asino.
Il riflesso, avverte il mitologema, dovrebbe insegnare modestia, senso del limite, saggezza e ironia.
Se serve solo a rafforzare l'autocelebrazione e la presunzione, lo specchio acceca se non ascolti ciò che, con Sallustio, ti domanda: Non pudet vantatis ?
Meglio romperselo in testa per fare penitenza.
[m.m]